Del boom dell’e-commerce nella Fase 1 ne abbiamo già parlato (per il vino le crescite sono state tra 150% e il 400% rispetto all’anno precedente). Ma cosa succederà con l’apertura del canale Horeca? Lo abbiamo chiesto a Letizia Sebregondi fondatrice di Gr@pes, la società di consulenza che supporta le cantine nello sviluppo delle vendite online b2b e b2c e che, dall’inizio dell’anno – complice l’emergenza Covid – ha visto l’incremento sia clienti (circa una decina tra nuovi e futuri) sia dei risultati: “Alcune cantine nei soli mesi di marzo e aprile” ci rivela “hanno superato il fatturato registrato in tutto il 2019. Il ticket medio del vino venduto si è abbassato del 10-20% a fronte però di una crescita di volumi esponenziale. Nei prossimi tre mesi probabilmente ci sarà una flessione delle vendite di vino online, legata sia alla stagionalità sia all'apertura degli esercizi commerciali e ristoranti. Questa crisi, però, ha accelerato un processo che negli ultimi anni si stava registrando e mercati poco maturi come l'Italia hanno fatto un balzo di quasi tre anni. Ritengo che la prova del 9 sullo switch di comportamento la avremo da ottobre in poi (oltre il 60% del fatturato annuale si registrava in questo periodo), quando la situazione si dovrebbe (speriamo) essere davvero normalizzata e la crescita verrà comparata a volumi già alti”. In ogni caso, il processo è ormai avviato e sarà difficile tornare indietro, così come sarà difficile cambiare le dinamiche di comunicazione che da questo periodo ne sono uscite rivoluzionate: “La comunicazione ha cambiato il tono” rivela Sebregondi “dando più spazio alle emozioni e all'interazione con il pubblico. Le persone hanno avuto più tempo per ascoltare, leggere e commentare le storie delle aziende vinicole italiane. Le cantine che hanno creato maggiore empatia con il pubblico ne hanno beneficiato sia in termini di vendite sia in termini di immagine. La vendita online” conclude “abbatte la distanza che c'era fra le cantine e il consumatore, e permette finalmente di conoscere, comunicare e vendere al giusto target. Le aziende, quindi, saranno in grado di adottare una strategia omnicanale coerente, dove il data-driven marketing è la base per campagne mirate ed efficaci”. Il post Covid è tutto da costruire.
Articolo Estratto dal settimanale Tre Bicchieri n.19 di Gambero Rosso.
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